Pico Technology ha aumentato la larghezza di banda dei suoi oscilloscopi sampling (a campionamento) della famiglia PicoScope 9300 introducendo due nuovi modelli da 25 GHz.
Si tratta di una delle poche soluzioni a basso costo per raggiungere frequenze di lavoro così elevate, sfruttando l'architettura tipica degli oscilloscopi USB che demandano a un PC esterno le attività di gestione dell'interfaccia utente e dell'analisi dei segnali.
I nuovi strumenti a 2 e 4 canali da 25 GHz permettono ad esempio di catturare fino alla quinta armonica di un segnale digitale trasmesso a 10 Gb/s o la terza armonica di un segnale a 16 Gb/s. Si tratta di velocità di trasmissione dati che sio stanno diffondendo sempre di più grazie alla loro adozione negi standard Ethernet, Thunderbolt, USB 3.1, PCIe 4, Rapid I/O, e-SATA, OC-192 / STM-64 e OC-256.
Per caratterizzare dei segnali così veloci, pochi possono permettersi un oscilloscopio di tipo real-time con una larghezza di banda di 25 GHz, ma molte delle misure possono essere efficacemente effettuate anche con un oscilloscopio a campionamento, che a parità di larghezza di banda, ha dei costi molto inferiori.
Altrettando importanti sono le sonde, e Pico Technology per questo tipo di applicazione propone quella della serie PicoConnect 900, che possono essere configurati in vari modi, con accoppiamento in continua o in alternato e con diversi rapporti di attenuazione (÷5, ÷10 e ÷20).
A livello di software di gestione, la versione più recente PicoSample 3.25 ha aggiunto anche le maschere predefinite per verificare rapidamente la conformità dei segnali alle specifiche USB 2.0 e USB 3.1 Gen1 e Gen2.