Nel mondo delle reti di telecomunicazione ottiche stanno per arrivare i "supercanali", segnali composti dall'aggregazione di più portanti modulate con modulazioni digitali a più livelli.

"Superchannel" è la nuova parola chiave usata nei laboratori di ricerca di tutto il mondo che hanno il compito di studiare come realizzare la prossima generazione di sistemi di trasmissione, che presumibilmente lavorerà con velocità di 400 Gbit/s e oltre.

Come per gli attuali sistemi commerciali più potenti in corso di installazione nelle reti più trafficate, che lavorano al massimo a 100 Gbit/s, anche quelli delle generazione successiva sfrutteranno sicuramente i principi dell'ottica coerente e le tecniche di modulazione digitale del segnale ottico che permettono di trasmettere diversi bit per simbolo, le quali ricordano molto da vicino ciò che da decenni avviane nel settore RF, ma con frequenze delle portanti di qualche ordine di grandezza più elevate.

Mentre negli attuali sistemi avanzati a 100 Gbit/s si è scelto di usare la modulazione di tipo PM-QPSK (2 bit per simbolo), per passare a 400 Gbit/s e oltre verranno sfruttate probabilemente modulazioni di ordine superiore, come 16-QAM (4 bit per simbolo) e simili.

L'utilizzo di modulazioni coerenti di ordine superiore ha naturalmente conseguenze sulla larghezza di banda occupata dallo spettro ottico e sull'allocazione delle varie portanti di un sistema DWDM.

Al momento gli standard non sono ancora definiti, per cui ai ricercatori servono strumenti di misura flessibili per studiare e caratterizzare il comportamento dei vari prototipi in corso di realizzazione.

Per facilitare questo tipo di ricerche, Tektronix ha recentemente introdotto oggi una nuova opzione software per la sua serie di analizzatori di modulazione ottica OM4000, che permette l'automatizzazione delle funzioni necessarie per caretterizzare i segnali a modulazione ottica coerente su sistemi multi portante a 400 Gbit/s.

Grazie a questa opzione software, i ricercatori che lavorano sui sistemi ottici coerenti 400G ed anche più veloci, potranno contare su dei tempi di collaudo più rapidi, pur mantenendo la completa flessibilità per definire il numero di portanti che compongono il Superchannel, la loro spaziatura in frequenza e i vari formati di modulazione.

Il nuovo software è disponibile da Tektronix come opzione MCS per il suo analizzatore di segnali ottici coerenti OM4106D, uno strumento strettamente integrato con la serie di oscilloscopi da 33 GHz Tektronix DPO70000D, che consente di analizzare e demodulare i segnali in ottica coerente che trasportano fino a 240 Gb/s di dati per ciascuna lunghezza d'onda.

L'opzione software MCS è progettata per la massima flessibilità e facilità di utilizzo. Per avviare un test, basta inserire in una tabella le variabili che definiscono il segnali a portanti multiple, come il numero delle portanti, la loro spaziatura in frequenza e il formato di modulazione utilizzato.

Il software effettua automaticamente una scansione attraverso ogni portante, impostando l'oscillatore locale ed i parametri di misura, basandosi sulle informazioni inserite nella tabella delle informazioni relative alla portante stessa. Quando tutte le informazioni sono complete, il sistema fornisce i risultati di tutte le portanti riportandoli fianco a fianco, per consentire una facile correlazione ed una rapida identificazione dei problemi.