Che ad NIWeek venga presentata ufficialmente ogni anno una nuova versione di LabVIEW non è una sorpresa, ma LabVIEW 2016 è un’occasione speciale.
Per la prima volta dopo 10 anni viene introdotto un nuovo tipo di ‘filo’, ossia uno degli elementi cardine di questo linguaggio di programmazione grafica.
Serve e rendere più semplice lo scambio di dati tra processi asincroni. Scatta il primo dei molti “Wow” della giornata.
Vedere l’analisi spettrale in tempo reale su una larghezza di banda di 3,5 GHz fa rimanere a bocca aperta chiunque si occupi di radiofrequenza e microonde.
Come è possibile? Combinando in un cestello PXI 4 ricetrasmettitori vettoriali di misura VST di nuova generazione. Mai visto prima. Triplo Wow.
A cosa serve tutto ciò? Per esempio ad affrontare la validazione e lo sviluppo di sistemi 5G, oppure ancora per verificare il comportamento dei radar automobilistici necessari per le prossime automobili a guida automatica, come Audi ha pubblicamente illustrato ai presenti.
E a proposito del rivoluzionario ricetrasmettitore modulare VST originariamente introdotto sul mercato 4 anni fa, James Truchard, il sempre arzillo cofondatore di National Instruments che tutti qui chiamano Doctor T, ha sottolineato che si tratta del prodotto hardware di maggior successo in assoluto in termini di fatturato nella quarantennale storia dell’azienda. Chapeau.
Molte le novità presentate per soddisfare le esigenze del settore del collaudo e la caratterizzazione dei semiconduttori, nuovo terreno di caccia della strumentazione modulare firmata National.
Di particolare rilevanza un modulo per la generazione di pattern digitali per sistemi ATE e un modulo di alimentazione e misura (SMU) in grado di erogare e misurare correnti dell’ordine dei femptoampere. Wow.
Infine, l’immagine più bella della giornata. Una serie di nuove galassie scoperte dell’osservatorio radioastronomico australiano Murchison, che ha recentemente rinnovato il sistema di acquisizione dati passando da un sistema di elaborazione periferico basato su schede personalizzate ad un più moderno sistema di elaborazione basato su moduli FlexRIO, le cui FPGA vengono programmate dai ricercatori utilizzando LabVIEW for FPGA. Wow.
A domani con altre novità e impressioni da NIWeek 2016.