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Secondo il consorzio LXI, ci sono almeno dieci buone ragioni per adottare quanto prima la tecnologia LXI. Eccone alcune tra le più significative:

  1. Facilità d’uso. Dopo oltre 30 anni dalla sua invenzione, l’interfaccia GPIB è ancora oggi molto popolare grazie alla sua facilità d’uso e robustezza. Oggi la tecnologia LXI migliora ancora entrambi gli aspetti, grazie a una serie di funzionalità avanzate progettate per semplificare la vita agli utilizzatori.
  2. Flessibilità. Gli strumenti LXI offrono un nuovo livello di flessibilità in termini di scelta dell’hardware di misura, riutilizzo del software e capacità di comunicazione tra strumenti e applicazioni di analisi.
  3. Modularità e scalabilità. Scalabilità significa poter comprare cosa serve quando serve, e poter facilmente espandere il sistema in base alle esigenze future. Nei sistemi LXI la scalabilità deriva dalla modularità, che permette di associare liberamente strumenti di tipo diverso e di aggiungere risorse quando necessario. Poiché i moduli LXI non richiedono un telaio portaschede, non c’è alcun limite hardware al numero di dispositivi che possono comporre un sistema di misura.
  4. Prestazioni. Le interfacce per sistemi di misura GPIB e MXI sono limitate nella crescita della velocità di scambio dei dati. Un vantaggio chiave di LXI è la possibilità di sfruttare le innovazione delle tecnologie delle reti locali per aumentare la velocità di trasferimento dei dati. Con la tecnologia Fast Ethernet a 100 Mbit/s, la velocità di scambio dati raggiunge i 12,5 Mbyte/s. Con la tecnologia Gigabit Ethernet, la velocità di scambio può aumentare di circa un fattore dieci e raggiungere i 125 Mbyte/s. Guardando al futuro, con la diffusione della tecnologia 10 Gb-Ethernet, le prestazioni di LXI potranno superare quelle dei sistemi VXI 3.0 (160 Mbyte/s).
  5. Applicazioni distribuite. A differenza dei sistemi basati su telai portaschede, i moduli LXI possono essere distribuiti ovunque, in un rack, in un laboratorio o in un intero edificio. Ciò permette di installare gli strumenti nel posto migliore per soddisfare le specifiche esigenze di misura di ogni applicazione; tutto ciò che serve per collegare tra loro gli strumenti è la disponibilità di un collegamento LAN.
  6. Longevità. Il requisito della stabilità contrasta con quello dell’innovazione rapida. Gli strumenti basati su bus per computer hanno dovuto passare da bua ISA a EISA a PCI e ora PCI Express, un bus seriale incompatibile con i precedenti bus paralleli. Invece, Ethernet è una tecnologia standard estremamente stabile. Come il GPIB, ha più di 30 anni, e non c’è dubbio che Ethernet rimarrà popolare e diffusa anche in futuro, perché è stata adottata in molti altri settori, dalle telecomunicazioni all’automazione industriale. Ethernet è anche uno standard vivo, che ha saputo incorporare nel tempo l’aggiunta di nuove interfacce fisiche e protocolli di comunicazione, mantenendo però sempre la compatibilità con il passato e salvaguardando gli investimenti già fatti.
  7. Costo. Un sistema di misura basato completamente su componenti LXI è probabilmente meno costoso rispetto a un equivalente sistema basato solo su strumenti GPIB, VXI e PXI. A maggior ragione, le soluzioni LXI tendono a essere più economiche rispetto a quelle VXI e PXI, in quanto non è necessario utilizzare un telaio portaschede, né i costosi controllori Slot-0 e le relative interfacce di collegamento e i cablaggi di tipo proprietario. L’interfaccia LAN richiesta per collegare gli strumenti LXI è una caratteristica standard e a costo zero disponibile in ogni PC.
  8. Sincronizzazione. Lo standard IEEE 1588 è un’altra caratteristiche chiave di LXI. In sintesi, l’obiettivo di IEEE 1588 è di poter sincronizzare in modo semplice e affidabile i vari clock utilizzati in un sistema di misura distribuito. Gli strumenti LXI di Classe B e Classe A adottano una temporizzazione precisa e sincronizzabile che consente di eseguire misure coordinate tra strumenti installati localmente o in postazioni remote.
  9. Spazio rack. Lo standard LXI prevede anche la definizione opzionale della struttura meccanica, utile soprattutto per gli strumenti destinati ad applicazioni automatizzate, senza display e senza manopole, tipicamente realizzati con una larghezza di mezzo rack e un’altezza da uno a quattro unità. Eliminando le interfacce dal pannello frontale, i costruttori potranno realizzare versioni più piccole ed economiche dei loro oscilloscopi, generatori di funzioni e multimetri. Anche l’assenza del cestello portaschede fa risparmiare spazio nel rack, il cui volume in eccesso potrà essere usato per espandere il sistema in futuro con la massima semplicità.
  10. Strumenti sintetici. E’ una delle funzionalità più innovative rese possibili da LXI che permette di realizzare blocchi funzionali, per esempio digitalizzatori o convertitori di frequenza, che possono essere riconfigurati in tempo reale per creare di volta in volta lo strumento più adatto ad eseguire una specifica misura. Il concetto di strumento sintetico riduce la ridondanza dell’hardware e offre la possibilità di realizzare sistemi di misura più compatti e a costi inferiori, semplificando al contempo il loro supporto nel lungo periodo.

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