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Markus BakkerLa proliferazione di impianti fotovoltaici ha portato alla ribalta le misure in corrente continua, in particolare quelle in presenza di tensioni elevate, che richiedono una grande attenzione agli aspetti di sicurezza.

Ne abbiamo parlato con Markus Bakker, Field Application Engineer di Fluke.

Quali difficoltà si incontrano nell'effettuare prove e misure sugli impianti fotovoltaici?

Molti tecnici hanno imparato a scuola e sono cresciuti professionalmente facendo la maggior parte delle misure sugli impianti elettrici in corrente alternata. Passando alla corrente continua, devono stare molto attenti ad affrontare dei nuovi rischi di sicurezza, che negli impianti in alternata sostanzialmente non esistevamo.
Bisogna sempre ricordarsi che interrompere un circuito in corrente continua, soprattutto ad alta tensione, come lo sono quelli degli impianti fotovoltaici, è molto più difficile e pericoloso rispetto a un circuito in corrente alternata. Infatti, quando si interrompe un circuito in corrente continua, a differenza dei circuiti in corrente alternata dove il passaggio periodico delle tensione per lo zero aiuta a ostacolare il fenomeno, la corrente tenderà naturalmente a scorrere ancora e a creare elevati livelli di tensione transitori, con elevato rischio di arco elettrico e pericolose scintille.

Come si fa allora a scollegare correttamente tutto o parte di un impianto fotovoltaico?

Strumenti di misura certificati e grande attenzione ai rischi delle tensioni continue elevate sono fondamentali per garantire la sicurezza quando si lavora sugli impianti fotovoltaiciStrumenti di misura certificati e grande attenzione ai rischi delle tensioni continue elevate sono fondamentali per garantire la sicurezza quando si lavora sugli impianti fotovoltaiciBisogna pensare bene alle implicazioni di cosa si sta facendo, ricordando che se scorre corrente nel lato DC devo stare molto attenti a scollegare qualunque cosa. Il mio suggerimento è di scollegare prima dal lato AC, spegnendo l’inverter, così che la corrente sul lato DC possa azzerarsi.
Tuttavia, consiglio sempre di misurare con uno strumento adatto l’eventuale presenza di corrente sul lato DC prima di scollegare qualunque stringa o panello.
Un altro metodo è quello di oscurare i pannelli, così che la corrente praticamente si azzeri. Di nuovo, però, prima di scollegare meglio verificare con uno strumento adatto che non scorra corrente.

Come distinguere uno strumento adatto per le misure sugli impianti fotovoltaici?

Il primo e più importante requisito per uno strumento di misura e collaudo per impianti fotovoltaici è la sicurezza. La Commissione Elettrotecnica Internazionale (IEC) ha stabilito le classi di sicurezza in base all’ambiente operativo in cui si utilizzano gli strumenti. Per gli impianti fotovoltaici la categoria di sicurezza da considerare è la CAT III, a cui si associa un valore di tensione massima. Ad esempio, in un impianto fotovoltaico dove le tensioni di stringa possono raggiungere i 1000 V servirà uno strumento con caratteristiche di sicurezza CAT III – 1000 V.

Recentemente Fluke ha presentato un nuovo tester multifunzione per impianti fotovoltaici, a chi si rivolge tale strumento?

Il nostro strumento multifunzione SMFT-1000 è destinato a tutti gli installatori e ai manutentori di impianti fotovoltaici, sia quelli che si occupano di sistemi residenziali, sia quelli che operano su centrali di media e grande taglia. È uno strumento classificato CAT III-1000 V e che permette di effettuare in modo molto semplice e rapido sia le prove tipiche eseguite in fase di installazione, sia le ispezioni di verifica periodica della sicurezza e delle prestazioni reali degli impianti di generazione fotovoltaica.

Quali sono le caratteristiche particolari di questo strumento?

Onestamente tantissime. Ma mi piace citare le mie tre preferite.
Innanzitutto la sicurezza, su cui da sempre noi di Fluke non si transigiamo, certificata da un organismo indipendente come l’agenzia canadese CSA.
Un’altra caratteristica importantissima per i tecnici è il display a colori, di dimensioni compatte ma ad risoluzione, che permette di mostrare in modo ben leggibile in qualunque condizione di illuminazione i risultati delle misure e le impostazioni dello strumento. Inoltre, l’esaustivo sistema di help riporta del display tutte le informazioni utili a guidare i tecnici, soprattutto quelli che operano saltuariamente sugli impianti fotovoltaici, a eseguire correttamente i collegamenti e le procedure di test.
Misura della caratteristica I-V dei pannelli fotovoltaiciMisura della caratteristica I-V dei pannelli fotovoltaiciInfine, una caratteristica peculiare è quello di poter ottenere e tracciare le curve IV di stringhe o pannelli in tempo reale, ottenendo immediatamente un’indicazione di tipo Pass/Fail quando ancora si è sull’impianto. Valutare se le prestazioni sono corrette è semplicissimo grazie al misuratore di irraggiamento che si collega automaticamente allo strumento SMFT-1000 via Bluetooth, dando la possibilità di correlare in tempo reale le prestazioni dell’impianto in base alle condizioni ambientali.

Come funziona invece la funzione ‘keep the lead’?

È un’altra funzione che nasce nella logici di prevenire gli errori e facilitare la vita agli installatori e collaudatori. Tipicamente per verificare il corretto funzionamento servono sequenze di misure, ad esempio resistività del collegamenti verso terra, tensione di isolamento verso massa, tensione a circuito aperto dei pannelli o delle stringhe e così via. Ciascuna di questa prove egli strumenti tradizionali richiede una diversa configurazione dei collegamenti allo strumento. Nel tester SMFT-1000, invece, sono previsti quattro ingressi di diverso colore a cui corrispondono quattro collegamenti di prova dello stesso colore. Seguendo le indicazioni dello strumento, si collegano i cavi colorati nei punti indicati e premendo un solo bottone lo strumento esegue in sequenza tutte le prove prevista, commutando automaticamente al suo interno le connessioni ai circuiti di misura. Il risultato finale per gli installatori è che si eseguono le prove più rapidamente azzerando gli errori di cablaggio.

Cosa avete previsto invece per redigere i rapporti di prova?

Ogni strumento viene fornito con il software TruTest Data Management and Reporting di Fluke, che semplifica notevolmente la gestione, la reportistica e l'analisi dei dati. Siamo molto attenti a questi aspetti, perché sappiamo bene che la molti installatori e manutentori liberi professionisti terminano il proprio incarico, e quindi possono richiedere il compenso, solo dopo aver completato e inviato un rapporto di prova dettagliato al committente. Il nostro software permette di organizzare facilmente il lavoro e consegnare una documentazione certificata e completa in modo molto rapido ed efficiente.

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