A Milano è stata inventata e brevettata una tecnica non invasiva che consente di osservare la presenza e di misurare l’intensità della radiazione luminosa in un mezzo ottico, senza perturbare in alcun modo le proprietà del campo ottico
propagante.
Si tratta di una tecnica che ha numerose applicazioni scientifiche ed industriali: dalla gestione e controllo di circuiti fotonici complessi a larga scala di integrazione alla rivelazione multipunto di guasti, dall'allineamento automatico tra una singola fibra ottica ed una guida integrata al test a livello di fetta nel collaudo di dispositivi a semiconduttore.
Utilizzando il metodo corretto, con un analizzatore vettoriale di reti è possibile misurare accuratamente il ritardo elettrico senza ambiguità .
Prima di vedere come si fa, ricordiamo che il ritardo elettrico di un dispositivo può essere semplicemente definito come il tempo che impiega un segnale elettrico per attraversarlo.
Viene espresso in unità di misura di tempo e dipende dalla frequenza del segnale e da altri fattori.
Leggi tutto: Metodi di misura del ritardo elettrico con l'analizzatore di reti
La misura dei parametri che caratterizzano l’integrità del segnale come il ripple (ondulazione residua), il rumore e le componenti dei transitori di commutazione in una rete di distribuzione dell’alimentazione sta divenendo sempre più importante, dato che le specifiche sulla regolazione dell'alimentazione in corrente continua (DC) sono diventate sempre più stringenti.
Attualmente la tendenza è di richiedere una tolleranza di regolazione migliore del ± 5% in molti standard impiegati nelle schede dei computer, poiché si adottano tensioni di alimentazione sempre più basse per ridurre la dissipazione di potenza.
Conosci la differenza tra precisione e accuratezza?
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