A due anni dalla presentazione dei rivoluzionari analizzatori di spettro in tempo reale dotati di tecnologia DPX, Tektronix presenta la nuova versione degli strumenti serie RSA6000, che offrono prestazioni ancora maggiori e altre 'primizie' molto interessanti per chi deve studiare o scoprire segnali a radiofrequenza difficili e/o intermittenti.
Gli strumenti per l'analisi di spettro in tempo reale RSA6000 Tektronix non funzionano sul classico principio dell'analizzatore di spettro a scansione costituito da un filtro a frequenza variabile, bensì sono sostanzialmente realizzati seguendo il principio degli analizzatori FFT.
In altre parole, gli analizzatori RSA6000, così come gli strumenti di fascia più bassa serie RSA3000 e SA2600 della stessa casa, dopo una prima conversione in frequenza, digitalizzano il segnale a larga banda per poi ricavarne lo spettro mediante tecniche di elaborazione numerica del segnale.
Inoltre, per facilitare la visualizzazione sullo schermo di un gran numero di informazioni sullo spettro radioelettrico in forma intelligibili a noi umani, utilizzano una tecnica brevettata da Tektronix e denominata DPX (derivata dall'analoga tecnica DPO usata negli oscilloscopi), la quale mostra attraverso una scala di colori la probabilità di occorrenza di ogni particolare frequenza e intensità dello spettro.In altre parole, la tecnica DPX consente non solo di vedere lo spettro del proprio segnale in tempo reale, ma anche di capire quale spettro è più frequente e quale lo è di meno, il che consente di osservare facilmente sulla stessa rappresentazione sia lo spettro dei segnali ripetitivi, sia quello degli eventi rari o intermittenti.
Con il rinnovamento della gamma RSA6000, Tektronix offre tre nuove funzionalità, oltre a un miglioramento di diverse caratteristiche che base:
La prima novità permette di superare uno dei limiti dell'analisi DPX, che è limitata nel funzionamento in tempo reale ad una banda passante analizzabile di 110 MHz, scelta a piacere all'interno della banda di misura dello strumento, che a seconda dei modelli può arrivare fino a 14 GHz.
Con la nuova funzionalità Swept DPX, è possibile impostare una scansione di frequenze larga a piacere, per esempio 1 GHz, ed attivare la funzione DPX, che viene eseguita dallo strumento a blocchi di 110 MHz per volta, affiancando poi a video i risultati ottenuti.
Ciò permette allo strumento di rimanere sintonizzato per un certo tempo (dwell time) su una porzione di banda alla ricerca dei più brevi fenomeni intermittenti e poi passare al segmento successivo.
Essendo stata sestuplicata la velocità di elaborazione degli spettri rispetto agli strumenti della generazione precedente (da 48.000 a oltre 292.000 al secondo), è più facile catturare anche i segnali più nascosti e più rari.
Per descrivere questa innovativa modalità di trigger nel dominio della frequenza, Tektrnix ha scelto come comando del rispettivo menu la dicitura 'Trigger on This', proprio per la sue caratteristica di identificazione visiva di ciò che si vuole analizzare.
All'atto pratico, quando nella visualizzazione DPX di nota un'area sospetta, dove si annida un segnale intermittente che si vuole studiare o riconoscere, disegnando un rettangolo intorno alla zona di interesse si attiva il corrispondente trigger, che equivale alle definizione di una probabilità di occorrenza di un determinata densità spettrale di potenza.
Ciò permette ad esempio di vedere 'segnali nei segnali' che verrebbero oscurati negli analizzatori di spettro tradizionali oppure segnali molto rari oppure ancora nelle applicazioni radar di isolare le sorgenti interferenti generate dallo stesso sistema.
Essendo l'analizzatore di spettro in tempo reale uno strumento che mantiene molte delle caratteristiche degli oscilloscopi in tempo reale, a Tektronix è venuto naturale potenziare le funzionalità di trigger nel dominio del tempo, introducendo nuove modalità di trigger specifiche, come il runt trigger.
I trigger nel dominio del tempo possono essere anche molto utili nelle applicazioni radar, dove ad esempio permettono di isolare impulsi di ampiezza o durata specifica all'interno di un treno di impulsi.
La funzione DPX permette di distinguere nello spettro tra eventi rari (in blu) ed eventi frequenti (in rosso)