L’interferenza tra i prodotti di intermodulazione di un DUT e dell’analizzatore di spettro può portare a misure di intermodulazione distorte, di ACLR e di accuratezza di modulazione errate. In particolare, è necessario prestare attenzione quando le ampiezze dei prodotti di intermodulazione dei due sistemi sono comparabili.
A seconda che si verifichi un’interferenza costruttiva o distruttiva, i risultati mostrati possono essere peggiori o migliori delle reali prestazioni del DUT.
Per ridurre l’influenza dell’analizzatore, la potenza al mixer deve essere ridotta fino a raggiungere un errore accettabile. A questo scopo è necessario utilizzare una maggiore attenuazione all’ingresso.
Al fine di verificare che il contributo dell’analizzatore sia trascurabile in una data configurazione di misura, è possibile utilizzare un test a due toni, controllando l’eventuale cancellazione o somma dei toni e stimando così l’errore di ampiezza dovuto all’interazione tra i strumento e dispositivo in prova.
Le diverse architetture degli analizzatori determinano la propensione alla distorsione. Strumenti come gli analizzatori di spettro R&S FSW o R&S FSQ8 introdurranno meno prodotti di intermodulazione rispetto ad altri grazie all'evelato valore di TOI (tipicamente 20 dBm e 23 dBm rispettivamente).
Per questi analizzatori è quindi necessaria per proteggere il mixer una minore attenuazione di ingresso, il che permette di sfruttare una gamma dinamica più elevata nelle misure.
*Michael Simon è un Application Engineer di Rohde & Schwarz
Commenti
Ottimo articolo.
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